lunedì 20 agosto 2007

17/08 11° TAPPA, GVARD-STAVERN, 111 KM















Ormai è la regola: tenda= gran dormita. Così anche stanotte e, alla fine, sulla strada non è passato quasi nessuno, tranne una signora col Berlingo che alla terza volta ci ha anche salutati.
Direzione Ulefoss, poco più di un' ora e siamo lì, vediamo le indicazioni e via, andiamo a conoscere sto benedetto Canale di Telemark.
Al primo impatto niente di che, è come vedere un normalissimo fiume che in alcuni punti ha delle chiuse come quelle famose di Leonardo sull' Adda.
Faccio una breve cronostoria: il Canale di Telemark è stato costruito in una serie di bacini artificiali alla fine del XIX secolo, allo scopo di trasportare legname fra le città di Dalen e Skien, 105 m di distanza e 72 metri di dislivello. Questo è il bello del canale, queste chiuse ( 8 in totale, 5 solo a Vrangfoss, foto sopra) permettono al battello di colmare il dislivello altimetrico. L' imbarcazione entra nella prima chiusa, aperta manualmente come tutte, che viene successivamente chiusa per permettere l'apertura della seconda....e così via......all' apertura di ogni chiusa l'acqua fa salire o scendere il battello e il gioco è fatto.
Sono in attività 3 battelli, fra cui l' Henrik Ibsen (quello del Peer Gynt) e il Victoria, il più antico, datato 1882.
Arrivati a Vrangfoss troviamo il regalo più bello che questo fine vacanza potesse farci: una doccia calda gratis e....manco a dirlo, pulita!
Figo.....una stanzetta con un bel boilerone e via......dall'ultima doccia ormai son passati 10 giorni....e si sente.....e se lo devo sentire io vuol dire che proprio facciamo schifo!
Lavati, asciugati e rivestiti siamo come nuovi, come un' auto dopo il tagliando.....non sembra vero....soprattutto per i miei capelli.
Felici e profumati ci rechiamo a Skien, città di 40 mila abitanti, che non ci dice molto, ci conferma quello che abbiamo pensato fin dall' inizio del viaggio........che le città non sono consone col tipo di viaggio che stiamo affrontando.
Usciamo al volo dalla città e, addirittura, rischiamo di fare confusione agli incroci....perchè ci sono 3 o 4 piste ciclabili insieme....e sinceramente non ne siamo molto abituati.















In anticipo sulla tabella di marcia, sulla cartina vediamo una piccola penisoletta affacciata sul mare.....ci dirigiamo lì ovviamente e giungiamo dopo non molti chilometri a Stavern, particolarissimo paese di mare, bellissimo e affacciato sul mare aperto. Davvero una meraviglia, che non è nemmeno menzionata sulle due guide che mi son portato appresso dall' Italia.
Dopo una delle cene più esagerate della vacanza (un paninazzo di circa 1,5 kg a testa) cerchiamo l'ultimo rifugio della vacanza...e lo troviamo in un campo vicino a 2 balle di fieno e alle impronte di un trattore......speriamo che il contadino abbia finito di lavorare!

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